L’ Approccio Trager®, di cui sono educatore dal gennaio 2000, è una disciplina di educazione al movimento che punta all’integrazione della mente e del corpo, concepita dagli anni ’30 ai ’70 negli Stati Uniti da Milton Trager, un medico. Grazie a movimenti leggeri e per nulla invasivi, l’Approccio Trager aiuta a sciogliere tensioni fisiche e mentali, portando una sensazione di rilassamento e di profondo benessere e incrementando la mobilità del corpo. Con l’Approccio Trager si impara a essere consapevoli del proprio corpo e del proprio modo di muoversi.

L’ Approccio Trager può essere praticato attraverso due modalità: incontri individuali e incontri di gruppo. Durante gli incontri individuali, della durata media di un’ora – un’ora e mezza, il cliente può ricevere l’Approccio Trager da seduto, da sdraiato o in movimento, in base alle sue esigenze e alle sue possibilità motorie. L’educatore pratica movimenti gentili, pressioni leggere e dondolii su tutto il corpo del cliente invitandolo a esplorare la qualità del proprio modo di muoversi. Negli incontri di gruppo, che si possono svolgere in sessioni di un’ora – un’ora e mezza o con seminari di più giornate, il cliente viene guidato a eseguire movimenti semplici, spontanei e in assenza di sforzo, imparando un nuovo approccio al movimento da integrare nella vita quotidiana.

E’ rivolto a tutti, indipendentemente dall’età e dalle condizioni fisiche. L’approccio Trager non è una disciplina diagnostica, nè si può sostituire all’intervento medico ma, data la delicatezza del lavoro, le controindicazioni sono limitatissime.  Rappresenta un valido aiuto per mal di schiena, dolori cervicali e articolari, limitazioni del movimento, stress psicofisico, stanchezza, ansia, insonnia, ipertensione, disagi fisici ed emotivi e migliora la funzione respiratoria. Rappresenta inoltre un ottimo supporto nei casi di alterazioni posturali, di disfunzioni neuro-muscolari e di parkinsonismi. Impiegato sotto controllo medico e in sinergia con terapie cliniche ha dato risultati positivi anche nel trattamento di  morbo di Parkinson, forme spastiche acute, lombalgie e sciatalgie acute e croniche, sclerosi multipla, malattie polmonari croniche come l’asma e l’enfisema.

I messaggi trasmessi dall’educatore sono sempre inviti, mai imposizioni. E’ la persona che decide di accettare, fare proprie e integrare le sensazioni che percepisce nel proprio percorso.

Lo stato di “presenza” in cui si trova l’educatore durante la sessione è uno stato rilassato e meditativo di contatto con il proprio Sè, condizione essenziale per stabilire una connessione profonda con il cliente. Per esprimersi con le parole di Milton Trager è come “tuffarsi in un vasto oceano di piacevolezza”.

Descrivere il gusto di un vino d’annata a chi non lo conosce è impresa ardua: la soluzione migliore è sorseggiarlo insieme. Lo stesso vale per il Trager: è infatti difficile spiegare con parole che cos’è l’Integrazione Psicofisica Trager. Nè un massaggio, nè una ginnastica ma una via di sviluppo della persona attraverso una sempre maggiore consapevolezza del corpo e del proprio Sè.

Vedi anche il sito www.trager.it